mercoledì 7 agosto 2013

Phil Stern, l'uomo che fotografò la guerra. E Marilyn Monroe

Al comando di Patton, le truppe americane sbarcarono in Sicilia nelle prime ore del 10 luglio 1943. 
Un rullino dopo l'altro, una settantina di foto in bianco e nero scattate risalendo la Sicilia, dalle spagge di Gela a Comiso fino a Catania. La difesa dell'isola è affidata a 220 mila soldati italiani e a 30 mila tedeschi. Il 22 luglio Patton conquista Palermo e il 17 agosto raggiunge Messina. Immagini potenti, forse le più intense dedicate allo sbarco della VII Armata Usa in Sicilia. Settant'anni dopo l'Operazione Husky, la spettacolare invasione aeronavale che cambiò i destini della Seconda guerra mondiale, Phil Stern, allora arruolato dalla Us Army come fotografo ufficiale di guerra, torna, a 93 anni, sui luoghi raccontati dai suoi scatti, in una mostra che per la prima volta li raccoglie in un'ampia monografica.

Un momento estremamente emozionante per Stern, che commenterà in diretta le sue fotografie in un documentario curato da Ezio Costanzo, per la regia di Filippo Arlotta. Nato in una famiglia di ebrei russi immigrati negli Sates, Phil Stern cresce nel Bronx. New York gli consente di far carriera giovanissimo, i primi soldi li fa collaborando a riviste di grande tiratura come "Friday", "Life", "Collier's", "Look". Poi il cinema, una collaborazione prestigiosa con Orson Welles in Citizen Kane.  Prima e dopo aver militato sui campi di guerra, Stern è stato a lungo il fotografo ufficiale dei divi dello star system Hollywoodiano. Indimenticabili i suoi ritratti in bianco e nero di James Dean, "Jimmy", pochi giorni prima dello schianto sulla sua Porsche argentata, quelli di "Old Blue Eyes" Frank Sinatra e i tanti dedicati a Marilyn Monroe, scatti che mettono a nudo l'anima oltre alle celebrate curve.

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